Differenza tra separazione consensuale e giudiziale: vantaggi e svantaggi delle due procedure

da | Lug 12, 2024 | News

Durante gli incontri avvenuti in studio i clienti spesso mi hanno rivolto questa domanda:

Mi può spiegare la differenza tra separazione consensuale e giudiziale?

Sebbene questa possa sembrare una domanda banale, in realtà non lo è. Sono molti gli aspetti da considerare per fornire una risposta.

In questo articolo intendo illustrare in modo quanto più esaustivo, oltre alle differenze sostanziali che caratterizzano i due tipi di procedura, anche i vantaggi e gli svantaggi correlati al tipo di separazione.

Conoscere in anticipo la sostanziale differenza tra separazione consensuale e giudiziale e quali vantaggi e svantaggi comporta la scelta dell’una o dell’altra procedura, infatti, può aiutare molto i coniugi nell’orientarsi sulla decisione da assumere.

Differenza tra separazione consensuale e giudiziale: gli aspetti procedurali

La separazione consensuale

La separazione consensuale è il procedimento con il quale i coniugi, di comune accordo, decidono di separarsi determinando da soli, e quindi autonomamente, le condizioni economiche e di affidamento dei figli.

Tale procedimento implica che le parti abbiano raggiunto un accordo su tutte le condizioni della separazione.

Tale accordo viene poi trasfuso in un ricorso congiunto che viene depositato presso il Tribunale competente.

Separazione giudiziale: cos’è e cosa bisogna sapere 

La separazione giudiziale, invece, è un procedimento contenzioso attraverso cui uno dei due coniugi ricorre al Tribunale competente per ottenere la pronuncia di una sentenza di separazione coniugale.

Tale tipologia di separazione dev’essere necessariamente avviata su iniziativa di uno dei due coniugi quando l’altro non ha alcuna intenzione di separarsi oppure quando manca l’accordo in ordine alle condizioni di separazione.

Sul punto, tuttavia, è doveroso ricordare che ciascun coniuge ha il diritto di separarsi anche quando il partner non è d’accordo.

In tali casi, pertanto, il coniuge interessato sarà costretto necessariamente ad avviare un procedimento di separazione giudiziale per ottenere la separazione personale.

Quale delle due procedure è più conveniente

Quanto ai possibili vantaggi e svantaggi ai quali si può andare incontro optando per una o l’altra procedura, è doveroso rilevare che la separazione consensuale è senz’altro la scelta più conveniente sotto molteplici profili.

I vantaggi connessi a una separazione consensuale

I tempi della procedura

I tempi per separarsi consensualmente innanzi al Tribunale, ottenendo così l’omologazione delle condizioni di separazione proposte con il ricorso, sono decisamente più brevi rispetto a quelli previsti per chi decide di avviare una procedura di separazione giudiziale (in pochi mesi dal deposito del ricorso si riesce ad ottenere una sentenza che recepisce gli accordi raggiunti tra i coniugi).

La possibilità di concordare le condizioni

Con la separazione consensuale i coniugi hanno la possibilità di definire l’assetto delle condizioni che disciplinerà il loro futuro rapporto.

Le condizioni raggiunte dai coniugi verranno trasfuse nel decreto di omologazione emesso dal Tribunale, senza il rischio per ciascun di loro di incorrere in una pronuncia giudiziale contenente condizioni più sfavorevoli rispetto a quelle previste nell’accordo rifiutato.

La possibilità di non comparire alla prima udienza

In seguito alla riforma Cartabia, che ha introdotto nel nostro ordinamento l’articolo 474 bis.51 c.p.c., con la separazione consensuale i coniugi hanno la facoltà di sostituire l’udienza con il deposito di note scritte.

Questo significa che i coniugi potranno evitare di recarsi personalmente in Tribunale per consentire la celebrazione dell’udienza.

I costi contenuti della procedura

La separazione consensuale, richiedendo un’attività più contenuta da parte del difensore, prevede dei costi nettamente inferiori rispetto a quelli previsti per l’assistenza legale da prestarsi in una separazione giudiziale.

Gli effetti successivi

Da ultimo, aspetto che ritengo più rilevante rispetto a quelli sinora considerati, è quello relativo alle conseguenze che sul piano emotivo le due procedure possono produrre.

Al riguardo, è doveroso evidenziare che quando i coniugi optano per una separazione consensuale riescono a mantenere un clima familiare più sereno e disteso anche nella fase successiva alla separazione.

Condizione questa da cui potranno trarne sicuro beneficio altresì gli altri familiari, in special modo gli eventuali figli della coppia.

Motivi che possono giustificare la scelta di procedere con una separazione giudiziale

I motivi principali che possono giustificare la necessità di procedere con una separazione giudiziale sono essenzialmente due:

– la volontà di uno dei coniugi di richiedere l’addebito della separazione nell’ipotesi in cui costui ritenga che la crisi coniugale sia stata causata da un comportamento dell’altro coniuge che ha violato uno o più doveri matrimoniali;

– l’impossibilità rilevata dalle parti e dai loro difensori di raggiungere un accordo bonario sulle condizioni di separazione.

In conclusione

Alla luce di tutte le sopra svolte considerazioni, appare evidente che, laddove non si verifichino le condizioni appena menzionate, risulta sempre preferibile intraprendere una procedura di separazione consensuale.

Avvocato Cristiano Galli

 

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